Un interessante Museo-Laboratorio che ripropone le condizioni di vita delle famiglie contadine friulane nella prima metà del secolo scorso. Alla ricostruzione degli ambienti interni dell’abitazione e delle sue funzioni produttive fanno riscontro altri spazi espositivi che illustrano il contesto economico e sociale in cui operava l’azienda contadina. Si tratta, forse, del museo più vivo, vero e completo della civiltà rurale in regione. Sono stati ricreati tutti gli ambienti della memoria friulana, dalla cucina con il fogolâr, alla camera da letto, al granaio.
Colpiscono gli odori: di stalla per la presenza degli animali, di mosto perché si fa il vino, di carbone nella fucina, il profumo del pane nel forno e della farina nel mulino. Vi sono le merlettaie, la filatrice, il mugnaio, il fabbro e un bicchiere di vino che ci aspetta all’osteria. Tale rassegna, concepita in modo dinamico e coinvolgente, permette di compiere un affascinante “viaggio” a ritroso nel tempo, venendo a conoscere anche aspetti originali della storia del paese, come l’importante ruolo avuto dalla Scuola dei Merletti, fondata alla fine del XIX secolo dalla Contessa Cora Slocomb di Brazzà.